"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei."

Oracolo di Delfi

giovedì 17 gennaio 2013

TAROCCHI AMORE: MI HA LASCIATO... TORNERA' DA ME?

"Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi?".  Vincent Van Gogh


Tarocchi amore e ritorni: dopo un distacco la domanda è sempre la stessa 'tornerà da me?' e, nella maggior parte dei casi si vive l'eventuale ritorno come l'unico miracolo che può salvarci la vita ma poi, in definitiva, è proprio così? Un ritorno dopo una separazione, lunga o corta che sia, è sempre un tentativo di rimediare ad una situazione che non andava bene altrimenti non si capisce perché abbia portato ad un distacco. Ma se le cose già non andavano bene e se il distacco si è concretizzato magari dopo mesi e mesi di liti furibonde, perché vogliamo che torni? Le motivazioni possono essere molte ma una delle più difficili da superare è il 'senso di bisogno'. Quante volte mi sento dire: "deve tornare perché io lo/la amo ed ho bisogno di lui/lei!". Una tal frase implica certamente un'idea sbagliata sul cosa sia un rapporto d'amore. Il rapporto tra due persone che si amano non può e non deve basarsi sul bisogno. Se cercate la parola bisogno sul dizionario troverete che il bisogno è la mancanza di qualcosa, una cosa che occorre e, infine ma non per ultimo, un grande povertà. Ebbene, amare qualcuno non può voler dire essere carenti di qualcosa, che occorra per forza lui o lei, che si sia talmente e miserevolmente poveri di voglia di vivere da non poter pensare alla nostra vita come ad un qualcosa di meraviglioso che vale la pena di vivere con o senza la persona che ci pare di amare in questo momento. Il dire non posso vivere senza di te, non solo indica l'impossibilità per chi la pronuncia di vivere senza l'altro, ma anche che la vita non ha valore in se stessa, nonostante tutti i doni e le gioie che può darci giorno dopo giorno. Siamo veramente così poveri da non poter più vivere senza qualcun altro? Oltretutto, questo porsi nei confronti dell'amore, fa diventare ogni rapporto qualcosa di veramente faticoso e difficile. Pensate come sarebbe bello poter affermare: "sono in pace e vivo serenamente la mia vita e, proprio grazie a questa serenità, ti amo per come sei e per quello che potremo condividere in un rapporto che non crea dipendenza reciproca, che non ti riduce ad un bene posseduto da dover difendere da tutto e da tutti, che non ti impone nulla e ti lascia libero di esprimerti per come sei e non per come vorrei che tu fossi, che non ti obbliga a fare nulla per me se non ciò che senti dentro di voler fare.". Per arrivare a pronunciare una frase come questa occorre capire che, ognuno di noi, ha in sé tutto ciò che gli serve per stare bene e per vivere serenamente, con allegria; comprendendo questo i rapporti d'amore sarebbero liberi, entusiasmanti e fatti di condivisone e di complicità. L'amore vero, quello che dà e non chiede, è quello che nasce spontaneo dall'anima e non da una mente costrittiva che impone enormi calcoli su quanto ti ho dato e quanto mi aspetto in cambio. L'amore vero vive comunque di vita propria anche quando l'essere amato non c'è o non ti vuole più. Amare qualcuno non vuol dire farne una proprietà o imporgli cose che non sente o che non vuole. Amare è amare e basta indipendentemente da ciò che può fare o non fare l'altro. A fronte di un allontanamento a cui segue un ritorno è sacrosanto fare un tentativo per cercare di condividere nuovamente i propri sentimenti ma il risultato dipende molto da come si vive l'attesa e da quanto abbiamo compreso dell'infinita libertà insita nel vocabolo 'amare'. Se siamo stati lasciati non abbattiamoci e non sprechiamo tempo ed energie a disperarci inutilmente ma cerchiamo la via per tornare ad essere sereni altrimenti, se dovesse tornare, troverebbe ad attenderlo un cumulo di amarezza, angoscia, risentimento, rabbia e chi più ne ha, più ne metta. Come si può pensare che una nuova partenza possa nascere su un cumulo di sentimenti tanto aberranti e distruttivi? E se non tornasse? Se non tornasse, dopo aver rivalutato l'importanza della nostra vita ed aver ritrovato la nostra serenità interiore, saremo pronti a fare un tentativo... con qualcun altro, però. Dove sta scritto che il "ritenta sarai più fortunato" debba concretizzarsi con la stessa persona? La via è una strada piana e luminosa e se non riuscite più a trovarla chiedete aiuto ai Tarocchi di Sophia Egizia, sarò felice di interpretarli per Voi.
Contattami ora! Riprendi in mano la Tua vita. 


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