"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei."

Oracolo di Delfi

venerdì 8 marzo 2013

8 marzo - FESTA DELLA DONNA

8 MARZO FESTA DELLA DONNA

MIMOSE E CIOCCOLATINI: TUTTO QUA?


Quando mancano pochi giorni all’annuale appuntamento per la Festa della Donna fervono i preparativi: le amiche si contattano per decidere cosa fare e dove andare, gli uomini si appuntano con noncuranza la data sull’agenda per non dover sopportare l’ennesimo litigio per non essersene ricordati, i ristoranti preparano menù a tema sperando in una buona serata nonostante la crisi ed i fiorai si riforniscono abbondantemente di pacchi di mimosa sperando di venderla tutta. Ma siamo sicuri che sia tutto qui? Vi siete mai chiesti quanti sacrifici e quanto lavoro sia stato necessario per arrivare finalmente a ottenere il riconoscimento del principio che definisce il fatto che donne e uomini hanno gli stessi diritti e che le donne hanno da sempre un ruolo basilare e attivo in tutti i tipi di società? La storia è lunga e, nella fase moderna, parte già dal 1848 quando il Re di Prussia a fronte di una rivolta di popolo dovette concedere molto alle classi proletarie  e dovette anche promettere il diritto di voto alle donne, promessa che poi non mantenne. Da quel 1848, molte donne di molti paesi, lottarono facendo sentire la loro voce ma dobbiamo arrivare fino alla fine della seconda guerra mondiale e più precisamente all’8 marzo 1945 per vedere celebrate in Italia, nelle zone liberate, le prime giornate delle donne grazie all’Unione Donne Italiane (UDI) che si era costituita l’anno prima per iniziativa delle donne della resistenza che appartenevano al PCI, PSI, al Partito d’Azione, alla Sinistra Cristiana ed alla Democrazia del Lavoro. L’anno successivo, il 1946, fu l’anno in cui, per la prima volta in Italia, le donne ebbero il diritto di voto e, l’8 marzo, la Festa della Donna venne celebrata in tutta la nazione e comparve per la prima volta la mimosa che ne divenne il  simbolo grazie al fatto che questa pianta fiorisce proprio all’inizio di marzo. In seguito, negli anni ’50 e ’60, una spessa coltre di indifferenza coprì questa giornata che rivide splendore negli anni ’70 grazie al movimento femminista ed è rimasta impressa nella memoria la manifestazione svoltasi a Roma l’8 marzo 1972 a cui partecipò, in segno di adesione, anche Jane Fonda. Poche decine di manifestanti cercavano di promuovere il riconoscimento del diritto delle donne di essere padrone di decidere di se stesse ma vennero disperse dalla polizia che le caricò. Le rivendicazioni sono continuate fino ad oggi e, nonostante tutto, ancora le donne sono costrette a ritrovarsi  in piazza per dire che non abbiamo ancora raggiunto l’uguaglianza dei diritti né in famiglia né tanto meno nella società e nel lavoro. Ancora oggi, nella nostra civile Italia, ogni tre giorni, una donna viene uccisa da uomini che dicono o hanno detto di amarla; ancora oggi le donne che lavorano, a parità di grado, guadagnano meno dei colleghi uomini e vengono discriminate perché sono o potrebbero diventare madri; ancora oggi le donne sono una netta minoranza all’interno dei luoghi di potere dalle Camere ai Consigli di Amministrazione; ancora oggi una forma di potere ottuso e maschilista vuole farci credere che le donne siano state create per dar piacere all’uomo. 8 Marzo 2013 – Festa della Donna non solo mimose e cioccolatini ma giornata di condivisione per riaffermare il ruolo che di diritto spetta alla donna nella famiglia, sul lavoro e nella società civile.
Un link per Te: http://www.senonoraquando.eu/ 

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