"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei."

Oracolo di Delfi

domenica 4 agosto 2019

Sibilla Cumana, l'oracolo sibillino



Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e 
quello che fai è ciò che diventi.
(Eraclito)



Antro della Sibilla - Immagine tratta dal sito turismo.it

Abbiamo definito la divinazione come la pratica di ricevere informazioni da un mondo che, pur compenetrando il nostro mondo fisico, è un mondo a noi sconosciuto, o quasi, perché non percepibile dai cinque sensi fisici e che viene normalmente definito “soprannaturale”. 

In base a questo risulta sequenziale il fatto che, chi divina, abbia la capacità di percepire tramite la sua sensitività, ciò che normalmente non è percepibile. Sarà successo anche a Voi, una volta almeno nella vita, di aver avuto una premonizione tramite il vostro sesto senso. 

Per esempio, ma è solo uno dei tanti, capita spesso di pensare intensamente ad una persona che magari non vediamo da anni e… voilà! la persona si materializza in un incontro casuale o tramite una telefonata. Tutte le persone posseggono le stesse facoltà diversa è solo l’evoluzione raggiunta e, quindi, la possibilità di metterle in pratica. 

Il sensitivo è una persona con una sensibilità più sviluppata del normale e, grazie a questo, riesce ad accedere ad informazioni che fanno appunto parte di quel mondo chiamato “soprannaturale”. 

E’ una specie di antenna che capta messaggi particolari per poi ritrasmetterli tramite le parole. In definitiva è un tramite e come tale si comporterà.

Anche quando Vi rivolgete a me nella mia qualità di consulente esoterica cercate la via più semplice che non sempre è la più proficua.
La divinazione non è una passeggiata e, intrapresa seria anche se può dare ottimi frutti.

Cosa avreste detto alla Sibilla Cumana? Di questa sibilla si ritrovano notizie in Ovidio ed anche Virgilio ne parla nel canto VI dell’Eneide dandole la doppia valenza di veggente e di accompagnatrice di Enea nell'oltretomba.

La Sibilla cumana era un oracolo e viveva a Cuma, nei pressi del Lago Averno, in una grotta che veniva chiamata ‘l’antro della sibilla’. In questo antro svolgeva la sua attività di profetessa e, quando riceveva ispirazione dalla divinità, trascriveva i messaggi, in esametri, su foglie di palma.

Fin qui nulla di così anomalo; il problema nasceva alla fine della predizione allorquando il vento, che entrava dalle cento aperture dell’antro, mischiava le foglie appena scritte rendendo i responsi ‘sibillini’.

Quando il postulante Le si rivolgeva per chiedere cosa fare a fronte di un problema che lo angustiava, la Sibilla Cumana, dopo essersi concentrata ed essersi connessa con il mondo intuitivo, sceglieva una foglia dal mucchio e gliela consegnava e il suo ruolo finiva lì... a lui l'interpretazione del messaggio.

A volte il messaggio che arriva non è chiaro ma è nel lavoro che si fa per cercare di capirlo che si trova la soluzione.

A volte i messaggi saranno chiari, a volte saranno un po’ di difficile interpretazione ma, mai e poi mai, chi vi consegna il messaggio dovrà sostituirsi al vostro libero arbitrio.

Il sensitivo è tenuto a trasmettere i messaggi ma non a prendere le decisioni al vostro posto!
Voi e solo Voi siete i padroni della vostra evoluzione personale e del vostro futuro.

Nessun commento:

Posta un commento